Il servizio dei procacci era regolato dal decreto del 25 marzo 1819 che regolava il servizio
dell’amministrazione generale delle poste e dei procacci e che all’articolo 21 stabiliva
che “i procacci sono destinati a trasportare a giorni fissi da Napoli alle province e viceversa e nell’interno delle province stesse tanto gli effetti e il danaro dei privati, quanto i fondi del governo .”
I procacci dovevano essere scortati da sette uomini che potevano, su decisione delle
autorità provinciali, essere aumentati di numero. La partenza dei procacci da Napoli
avveniva in giorni stabiliti, quelli destinati alle province di Principato Citeriore, di
Basilicata e delle Calabrie partivano da Napoli il venerdì e vi ritornavano il martedì.
I procacci di Salerno e di San Severino partivano da Napoli il martedì e il sabato, e
ritornavano il sabato e il martedì. Potevano avvenire cambiamenti nel percorso delle
rimesse per cause straordinarie come l’eruzione del Vesuvio del 1822 che rese
impraticabile la strada tra Scafati e Torre del Greco.